Nè il freddo nè la neve incombente alle porte della città sono riusciti a fermare i fan della NWOBHM, pronti a riscaldare l’atmosfera al punto giusto in occasione di una delle date italiane degli Angel Witch. Capitanata come sempre da Kevin Heybourne, la band ha sfoderato un live interessante e in linea con gli standard a cui ci hanno abituati da tempo, di poche parole e quasi senza intermezzi tra un pezzo e l’altro, coosa che ha contribuito a mantenere un ritmo serrato al live. La loro esibizione comincia con la travolgente “Gorgon” e si continua con una carrellata di estratti dal primo album della band, come “Confused”, “Atlantis”, “White Witch” e, ovviamente, il brano che dà il nome alla band in chiusura. Tra il pubblico giovani e meno giovani, tutti partecipi con lo stesso entusiasmo. In apertura, invece, tre band italiane; si comincia con gli Ural, band proto thrash dai brani brevissimi e serrati, per poi proseguire con i Forged In Blood, quintetto milanese portatore di un buon heavy metal classico che ricorda fra gli altri i primi Iron Maiden e i Primal Fear, e i toscani Angel Martyr, con il loro heavy metal classico a una chitarra, in chiusura. Nel complesso una bella serata, senza cedimenti o momenti morti.