All My Shadows – Recensione: Eerie Monsters

Suscitava curiosità fin dal suo annuncio il progetto All My Shadows, nato da un’idea di Stephen Lill e Andy Kuntz, chitarra e voce dei Vanden Plas che volevano dare sfogo alla loro anima più melodica e diretta. Aspettative ampiamente ripagate da un album d’esordio che accanto al gusto melodico, che già permeava le trame prog della band madre, mette in mostra una notevole potenza: elementi che, combinati, contribuiscono a conferire alle sonorità di “Eerie Monsters” un significato unico e a suo modo epocale.

Andy Kuntz con la consueta intensità fa vibrare di emozioni nove pezzi che fanno centro al primo ascolto, sostenuto dall’incalzante sezione ritmica composta da Franky R. e Andreas Lill, fratello di Stephan e anche lui membro dei Vanden Plas. La partenza con “Silent Waters” è possente ed evocativa di un senso di ineluttabilità. Non mancano sfumature epiche, a partire da “Syrens” che nel suo incedere chiama in causa anche i Savatage del periodo “Edge Of Thorns”. La liquida “Lifeforms” e l’arrembante “Wolverinized” sono due sfaccettature di una creatura con un’identità ben riconoscibile, riconducibile ad un modo di intendere la materia dell’hard rock melodico. L’agile “The Phantoms Of The Dawn” mostra il lato più diretto della propostan musicale targata All My Shadows, sempre cupo ma a modo suo leggero e dritto al punto, senza tecnicismi né circonvoluzioni di sorta: altro bersaglio. L’unico punto debole della scaletta, a volerne trovare uno, è la ballad “Farewell”, un po’ pacchiana e poco originale.

In generale, “Eerie Monsters” un esordio davvero sorprendente e di enorme impatto, di uno spessore tale da lasciarci credere e sperare che non si tratti di un episodio isolato ma dell’inizio di un percorso parallelo.

Etichetta: Frontiers Music

Anno: 2023

Tracklist: 01. Silent Waters 02. A Boy Without A Name 03. Syrens 04. Lifeforms 05. Wolverinized 06. The Phantoms Of The Dawn 07. Farewell 08. Devil's Ride 09. All My Eerie Monsters
Sito Web: https://allmyshadows.de/

giovanni.barbo

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Appassionato di cinema americano indipendente e narrativa americana postmoderna, tra un film dei fratelli Coen e un libro di D.F.Wallace ama perdersi nelle melodie zuccherose di AOR, pomp rock, WestCoast e dintorni. Con qualche gustosa divagazione.

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