Divinity: Alan Sacha Loskow – Intervista a Alan

Ciao Alan, vorrei cominciare chiedendoti quali sono le vostre sensazioni e cosa vi aspettate dall’uscita di “Allegory”?

“Ciao e grazie per l’opportunità! Speriamo di dominare pesantemente..haha. Seriamente, guardiamo avanti con l’obiettivo di portare il nostro live in quanti più posti possibile, e seminare i nostri ritmi lontano e in maniera ampia. Siamo orgogliosi di noi stessi per aver prodotto un album carico di così tanta energia.”

Death, thrash e metal progressive sembrano caratterizzare il vostro sound. Ci spiegate quali sono le sue origini?

“Musicalmente, siamo mentalmente aperti, e abbiamo tre scrittori di canzone con influenze molto varie, a parte tutti gli aspetti del grande metal da cui siamo evidentemente influenzati, cerchiamo di includere tutti i generi che tu hai menzionato, in quanto parte importante del nostro bagaglio culturale.”

Bene! Quindi potresti dirci quali sono le band che più hanno influenzato la vostra crescita musicale?

“Io sono personalmente influenzato sopratutto dal metal progressive e dal death metal, includendo anche molti elementi che potrebbero essere denominati come fusion di quest’ultimi; alcuni dei miei favoriti sono Martyr, Voivod, Gorguts e Into Eternity. Le mie influenze più datate vertono su Dream Theater, Cynic e Morbid Angel, fra tanti altri. Gli altri ragazzi hanno varie influenze, partendo dalle band classiche come Priest e Maiden, per arrivare a maestri moderni come Meshugga, Sikth e Gojira.”

Qual’ è il concept che si cela dietro la musica dei Divinity?

“Il progetto ha un senso molto generale, parla dell’esperienza umana, e il nostro sound rispecchia il sentimento di un potere estremo e dall’intensità molto forte. Crediamo che la musica sia la forma migliore di comunicare, e vogliamo sentire le stesse sensazioni sia quando suoniamo sia quando ci ascoltiamo. Le liriche parlano dell’interazione dell’uomo con la tecnologia, di storie di avventure sessuali e delle battaglie contro le paure e i disagi di una mente fortemente dipendente dalla società moderna.”

“Induce” è una delle nostre preferite. Quale delle tracce, secondo voi potrebbe essere eletta a portavoce dell’idea di sound?

“Come sempre è molto difficile scegliere una canzone, dato che tutte sono diverse fra loro. Comunque abbiamo scelto “Plasma” come singolo dell’album perché contiene molti elementi caratteristici del disco, come riff e assoli progressive e molto virtuosi, alternanza di tempi, parti dal forte impatto con influenze death, così come alcuni tratti più melodici e lenti.”

Avete lavorato con un grande come Tue Madsen (Dark Tranquillity, The Hunted, Aborted) cosa ci potete raccontare?

“É stato fantastico lavorare con Tue, un professionista assodato che é riuscito a far arrivare il suono dalle nostre menti alla vita reale. Lui ha davvero l’esperienza e le conoscenze adatte per farlo.”

Recentemente diventa sempre più difficile vivere di musica. Cosa ne pensate?

“Sono d’accordo, é il sogno di ogni musicista e per questo é difficile da conseguire! Lavoriamo tutti a tempo pieno e non credo che le cose cambieranno a breve. Certamente, con l’appoggio sufficiente dei fans e di chi lavora con noi, tutto questo un giorno potrà cambiare.”

Supponiamo che il successo si faccia aspettare anche per voi. Quale potrebbe essere la vostra reazione?

“Ci sentiamo molto fortunati, orgogliosi per il nostro successo fino ad oggi, e cercheremo di continuare così. Mi rende felice essere capace di esprimermi e di avere altre persone al mio fianco che sono in grado di farlo, e che hanno gli stessi nostri sentimenti per il metal. Anche se nessuno ci ascoltasse, credo che continueremo a suonare la musica metal, che amiamo.”

Ok, ultima domanda. Avete in progetto di passare dalle nostre parti? Vi lasciamo la libertà di dire quello che volete al pubblico italiano…

“Ci piacerebbe andare in Europa e poter suonare per i fans, fantastici, che sempre ci accolgono molto bene. Non abbiamo ancora deciso nulla, però ce lo siamo imposti come obiettivo, e potete stare tranquilli che presto succederà.”

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