Signori, siamo all’ultimo capitolo della storia. Dopo essere arrivato in modo del tutto casuale nell’universo parallelo dove vengono creati i sogni, il giovane Genius ha rischiato più volte di non potere tornare nel suo mondo, in quanto gli esseri umani non devono assolutamente sapere da dove provengono i loro sogni. La terza parte della saga creata dal polistrumentista Daniele Liverani ruota quindi attorno ad un unico problema: trovare la soluzione definitiva per fare uscire Genius sano e salvo dal mondo in cui è erroneamente piombato in sogno. È sicuramente per questo motivo che, a differenza delle due parti precedenti, quasi tutti i brani sono caratterizzati da ritmi veloci e quasi frenetici. Fatta eccezione per ‘Save Me From My Destiny’, non ci sono mai momenti di riposo lungo tutto il corso dell’album, è come se stessimo correndo anche noi da un posto all’altro, sempre in cerca di una soluzione che tarda ad arrivare, sempre con la sensazione di avvertire sul collo il fiato di qualcuno che ci sta inseguendo. Questa sensazione tocca il suo apice con ‘Jump Off This Train’, che descrive il momento in cui Genius e il coprotagonista, Twinspirit n.32, si trovano su un treno pieno di altri twinspirit destinati alla morte, ed è anche il momento in cui Twinspirit n. 32, per incitare Genius a salvarsi e a non abbandonarsi a un destino che non gli spetterebbe, afferma di averlo sempre odiato e di non volerlo più vicino a sé, smentendo quindi tutto il legame di amicizia che si era creato fra le due creature in precedenza.
Questo è uno dei molti colpi di scena che si presentano a chi ascolta l’album, che oltre ad essere molto più veloce come ritmi e privo di momenti morti, è estremamente ricco di contenuti anche a livello strumentale e vocale, pienissimo di cori, quasi ridondante in certi punti, ma la cui esagerazione è motivata dall’atmosfera di emergenza e di frenesia che la storia trasmette. Daniele Liverani ha poi scelto una serie di musicisti dalle doti indiscutibili, confermando in particolare Daniel Gildenlow nella parte di Twinspirit n. 32; l’unica novità è l’ingresso di D.C.Cooper in sostituzione di Mark Boals, a dare una nuova, efficacissima voce a Genius, un compito estremamente importante nel quale l’ex cantante dei Royal Hunt si cimenta con la precisione che lo contraddistingue, ottenendo risultati ottimi. La rock opera si avvale di altri partecipanti illustri, fra cui spiccano Jorn Lande ed Eric Martin, e si mantiene su livelli elevatissimi sotto tutti i fronti. In sintesi, un cultore di rock opera, di prog metal tecnico e dei musicisti sopra citati non potrà non essere d’accordo sul fatto che Daniele Liverani non ha sbagliato niente nemmeno questa volta, e che probabilmente è già al lavoro per produrre un altro lavoro di alto livello. Il disco è comunque raccomandato anche ai non cultori del genere, con la speranza che possa suscitare lo stesso interesse anche in loro.
Voto recensore 8 |
Etichetta: Frontiers Anno: 2007 Tracklist: 01. Toy Warehouse |