3ONVEGA – Recensione: KolorBloks

Un basso fuzz apre “Hokkaido” e la chitarra entra e va di accordi apparentemente dissonanti catapultandoci in un mondo che guarda al passato dei King Crimson più sperimentali ma anche ai gruppi post rock meno lineari (vedi Toundra o Battles).

È così che si presentano i 3ONVEGA, con una mezz’ora di proposta interamente strumentale che ci fa immergere in un mondo strampalato ma assolutamente sotto controllo, non facendo mancare, tramite la sezione ritmica Fiori/Sambusida, anche quella potenza di suono necessaria per contrastare i momenti più soffusi (da ascoltare in cuffia); un plauso alla Luminol Records per aver creduto in questa e altre realtà che emergono per la prima volta sul mercato.

Tra le caratteristiche dei 3ONVEGA non si può non notare una componente math rock che crea ritmi ostinati e loop ipnotici (“Fembots”, “Mechanolia”); “Kardio-Kombat” ha un’anima dance e la chitarra di Alessandro Emmi sputa fuori suoni stile arcade games che ci fanno tornare alle nostre camerette tra anni ‘70 e ‘80 creando una colonna sonora schizzata ma gioiosa.

Queste caratteristiche “geometriche” del sound dei lombardi sono anche replicate dalla componente visiva dell’artwork e dalla filosofia che sta dietro alla formazione del trio (dove l’osservazione dell’ urbanistica dell’est Europa incontra l’arte della giustapposizione di colori tipica di Piet Mondrian).

Una mezz’ora atipica quella passata in compagnia dei 3ONVEGA ma che vi consigliamo di testare lasciandovi traportare dall’inaspettato.

Etichetta: Luminol Records

Anno: 2022

Tracklist: 01. Hokkaido 02. Fem-bots 03. Kardio-Kombat 04. Mechanolia 05. Gorni Kramer 06. Dagen H
Sito Web: https://www.facebook.com/3onvega/

alberto.capettini

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Fan di rock pesante non esattamente di primo pelo, segue la scena sotto mentite spoglie (in realtà è un supereroe del sales department) dal lontano 1987; la quotidianità familiare e l’enogastronomia lo distraggono dalla sua dedizione quasi maniacale alla materia metal (dall’AOR al death). È uno dei “vecchi zii” della redazione ma l’entusiasmo rimane assolutamente immutato.

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