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3 Doors Down – Recensione: Us And The Night

Continua con “Us And The Night” l’evoluzione dei 3 Doors Down in una perfetta macchina rock made in Usa. Spesso buttata nel calderone del “post grunge”,  la band di Escatawpa è stata in grado di crearsi una identità propria senza dover rincorrere cliché imposti da altri. Canzoni “semplici” (e non è una colpa, anzi), melodie facilmente memorizzabili e anche una buona dose di “american way of life” nei testi.

Rock dicevamo prima, perché proprio di rock stiamo parlando, e della miglior tradizione Usa: chitarre che graffiano (ma non troppo), ritornelli da stadio e canzoni perfette per urlare sulle highway“Believe It” è un esempio perfetto di questa sapienza musicale, con un Brian Arnold perfetto interprete di una delle canzoni più convincenti dell’album. Colpisce nel segno anche il primo singolo “In The Dark”: semplicità applicata alla melodia. E come al solito bel chorus da mandare a memoria.

Intense le ballad “Inside Of me” e “Pieces Of Me”, che emozionano e convincono senza dover esser per forza identiche “Here Without You”. Chiusura in grande stile con “Fell From The Moon”, con un pianoforte in grande evidenza per una canzone che parla di “rivincite” e del grande sogno americano a pochi passi. Perché alla fine questo sono i 3 Doors Down: una band che incarna l’ “American Dream” dalla prima all’ultima nota e dalla prima all’ultima storia. Sono degli “small town boy with big town dreams” (primo verso di “Believe It”) che sono riusciti a realizzare il proprio sogno.

“Us And The Night” è un ottimo album per gli appassionati del genere. Ogni nota messa al posto giusto. Merce rara.

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