Dodecahedron – Recensione: Dodecahedron

Dodecahedron, una struttura geometrica di linee (in questo caso ritmiche e melodiche), complesse ma ordinate, un sistema solido e chiuso, che assume la forma del post black metal apocalittico. Già, perchè il debutto omonimo di questo quintetto olandese, fresco di stampa su Season Of Mist, racchiude tutti gli elementi tipici di questo sottogenere, sviluppato principalmente dai colossi francesi Deathspell Omega e Blut Aus Nord, ma impiegato anche da Aosoth e Axis of Perdition.

Preparatevi quindi a cacofonie di riff dissonanti e atonali, ritmi che si affastellano gli uni sugli altri, provocando quel senso di vertigine sensoriale che tanta parte ha nell’economia di questo sound.

Rispetto ai già citati Deathspell gli olandesi Dodecahedron mostrano comunque un approccio meno saturo, lavorando generalmente a bpm meno elevati, anche se è impossibile non andare con la mente ad album come “Paracletus”, ascoltando i tormentati rivolgimenti musicali di “Allfather” o “I, Chronocrator”. C’è spazio però anche per momenti più distesi, come l’incipit di “Vanitas”, oppure nell’interludio strumentale “Descending Jacob’s Ladder”, che funge da necessaria cesura interna prima dell’imponente trittico finale “View From Hverfell”.

L’impasto sonoro della band è molto corposo e ben bilanciato, fra furia e atmosfera, melodia e brutalità, con una buona presenza del basso, che contribuisce, unitamente a certi pattern ritmici jazzati, a scaldare e intensificare le cromie utilizzate. Interessante notare come, in questo senso, molti elementi tipici del death e del black tendano ad avvicinarsi e coincidere, annullando una distanza stilistica altrimenti apparentemente incolmabile, ma in realtà inesistente, pensando ai comuni natali di questi due generi estremi.

In conclusione i Dodecahedron debuttano mostrando una competenza notevole, in termini di songwriting, che riesce a tirar fuori il meglio da abilità tecniche ed esecutive di tutto rispetto. Sostanzialmente alla band non resta che lavorare sui dettagli della propria proposta, cesellare e rifinire i buoni elementi che possiede, per scolpire un’identità artistica ancora più personale e caratteristica.

Voto recensore
7
Etichetta: Season Of Mist

Anno: 2012

Tracklist:

1. Allfather 06:17
2. I, Chronocrator 07:27
3. Vanitas 10:48
4. Descending Jacob's Ladder 05:04
5. View From Hverfell I: Head Above the Heavens 04:17
6. View From Hverfell II: Inside Omnipotent Chaos 08:09
7. View From Hverfell III: A Traveller of the Seed of the Earth 10:21


Sito Web: http://www.ddchdrn.com/

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