Continua imperterrita la marcia di una delle band più interessanti dell’underground europeo ossia i sottovalutati Textures.
Dopo il bellissimo “Dualism” gli olandesi si ripresentano pressoché immutati nei contenuti nonostante la forma sia mutata soprattutto dall’abbandono di Jochem Jacobs, chitarrista ma anche produttore e uomo dietro la console. Non sappiamo quanto abbia inciso l’innesto del nuovo chitarrista Joe Tal ma certamente il nuovo “Phenotype” (da considerarsi come un’unica composizione) è uno dei migliori lavori sentiti in questo 2016 appena iniziato e forse si pone solo un gradino sotto, qualitativamente parlando, rispetto al suo predecessore; la cosa curiosa è che anche il sesto album intitolato “Genotype” è già pronto essendo stato concepito insieme al qui presente ma verrà pubblicato fra un anno.
Il vero motore della band rimane il drummer extraordinaire Stef Broks che con i suoi tempi dispari affiancati alla voce urlata di Daniel De Jongh aprono le danze con “Oceans Collide” tra aggressività alla Meshuggah (sentitevi in questo senso “Erosion”) e aperture melodiche non lontane dagli Extol più ipnotici.
Antesignani di quei fenomeni del metal moderno che vanno sotto il nome di “djent” e “mathcore” i Textures rimangono sempre estremamente originali per le vertigini emozionali differenti che riescono a far provare all’interno di uno stesso pezzo; “New Horizons” ad esempio è meno “in your face” a tratti anche se le pulsioni postcore sono sempre alla base del sound forgiato dalla band.
“Illuminate The Trail” lanciata come secondo lyric video promozionale è molto varia e sottolinea quanto l’integrazione tra le parti aggressive e quelle più ariose renda al massimo rispetto ai soli “pugni in faccia” un po’ come successo ad un’altra band accostabile ai nostri come gli Intronaut: davvero un gran pezzo!
Notevole anche la conclusione di “Timeless” stile primi TesseracT dopo l’atmosferica intro “Zman” che propone chiaramente i Textures non più come gruppo promettente ma solida realtà del metal europeo.
Voto recensore 8 |
Etichetta: Nuclear Blast Anno: 2016 Tracklist: 01. Oceans Collide 02. New Horizons 03. Shaping A Single Grain Of Sand 04. Illuminate The Trail 05. Meander 06. Erosion 07. The Fourth Prime 08. Zman 09. Timeless Sito Web: https://www.facebook.com/textures |
Personalmente almeno per i primi 5 pezzi l’ho trovato pesantemente “In your Face” ,praticamente assente lo spazio alle tastiere, mi è mancato il mood, e l’ariosità dell’ album precedente…Zman e timeless son 2 capolavori..sarebbero secondo me dovuti andare pìù in quella direzione stilistica..troppa carne al fuoco e l’assenza di parti + cerebrali e sognanti….positivi sicuramente , ma troppo tritacarne a tutti i costi….aspetto volentieri il secondo….
Effettivamente credo che col secondo album sarà più chiaro cos’aveva in mente la band
(in reply to cipmunk)