Ritorno molto energico e di buon spessore per gli old school thrasher anglosassoni Onslaught, ma lontano da ogni rischio stilistico. La band infatti non si danna certo l’anima per tirare fuori qualcosa di innovativo, decidendo piuttosto di puntare sul sicuro, proponendo un classic thrash ricco di potenza, velocità e groove che si tirerà senz’altro le simpatie dei vecchi e nuovi headbanger in circolazione.
L’album si compone di tracce piuttosto variegate, ma che a conti fatti richiamano in modo marcato il riffing della vecchia scena californiana, sia nella frangia più estrema (Slayer), sia per ciò che concerne il lato più speed di Metallica, Testament e Forbidden. Qualche momento di maggiore modernità lo si può trovare nei passaggi incentrati sui tempi medi, appesantiti da un suono monolitico, che in qualche misura diventano accostabili al thrash grooveggiante degli anni novanta (ancora una volta il riferimento sono i Testament di “Low” o “The Gathering”, primi Machine Head e gli Slayer di “Diabolus In Musica”).
Difficile in un quadro dai contorni tanto prevedibili trovare qualcosa in grado di emozionare al primo contatto, ma la grande qualità formale messa in mostra (eccellente il suono) permette di riascoltare l’album con piacere e finirà per farvi entrare in testa anche queste canzoni. Senza grandi entusiasmi sia chiaro, ma brani come “Born For War”, “The Sound Of Violence”, “Rest In Pieces” e “Hatebox” non mancano certo di impatto e del giusto grip.
E in fondo il livello degli Onslaught è più o meno questo da sempre: una buona band di seconda schiera che colpisce spesso nel segno per il vigore e l’entusiasmo messi in campo, ma a cui manca la personalità artistica dei migliori.
Thrash’em All!!
Voto recensore 7 |
Etichetta: AFM / Audioglobe Anno: 2011 Tracklist: 01. Into The Abyss (Intro) 01:01 Sito Web: http://www.myspace.com/onslaughtuk |