“Superunknown” dei Soundgarden è una storia d’amore. Un racconto in musica di come le canzoni possano trasformarsi in pezzi di vita vissuta insieme. Canzoni che respirano, che scalciano e che a 23 anni di distanza restano attaccate alla pelle. Sì, pelle, perché “Superunknown” è stato per la band di Seattle un disco di profonda trasformazione, che plasma la materia di “Badmotorfinger” in qualcosa di diverso ed unico. Riff brucianti, atmosfere psichedeliche e testi spesso e volentieri neri come la pece.
La partenza è bruciante, “Let Me Drown”, scudisciata che parte cupissima con un riff circolare per poi aprirsi in un ritornello avvolgente urlato a pieni polmoni da Chris Cornell. Ci sono poi la percussiva “My Wave” (dove Matt Cameron picchia le pelli della sua batteria con precisione e groove) e “Feel On Black Days”. Quest’ultima cupa come il titolo è una canzone drammatica e bellessima, con Cornell che sussurra un dolore strisciante in un ritornello che poi esplode “abbracciato” dal grande lavoro chitarristico di Kim Thayil.
La doomy “Mailman” è un capolavoro di dolore, presa per mano dalle chitarre di Thayil e Cornell. Una storia di sangue ed odio. Poi la titletrack, epica, aggressiva e con un Chris davvero ispirato. Quasi proveniente da un pianeta lontanissimo “Head Down”, farina del sacco del bassista Ben Shepherd. Siderale, oscura e con passaggi strumentali davvero inusuali.
“Black Hole Sun” e “Spoonman”. Cosa dire di queste canzoni? Sono state raccontate praticamente da qualsiasi critico musicale, sono sono diventate il biglietto da visita di una band capace di trovare il “grimaldello” della classifica senza perdere in dignità e potenza compositiva. “Black Hole Sun” è una dark ballad dai tratti psichedelici. Canzone legata a doppio filo al cupissimo video, baciato da una rotazione convinta da parte delle televisioni. Un capolavoro niente di meno. Anche “Spoonman” è un pezzo di storia della musica, con un band che piega il groove al suo volere. Anche in questo caso video – non poteva essere diversamente – con protagonista assoluto Artis the Spoonman ed i suoi cucchiai per uno degli assoli più belli di tutti i tempi.
Mancano dischi del genere. Mancano questi Soundgarden. Manca e mancherà Chris.
Voto recensore 10 |
Etichetta: A&M Records Anno: 1994 Tracklist: Let Me Drown My Wave Fell On Black Days Mailman Superunknown Head Down Black Hole Sun Spoonman Limo Wreck The Day I Tried to Live Kickstand Fresh Tendrils 4th Of July Half Like Suicide Sito Web: http://www.soundgardenworld.com |