La copertina lascia presagire un immaginario fantasy e un’impostazione classica del sound, eppure il nuovo album degli High On Fire, associabili al panorama stoner/doom, è ricco di riferimenti al metal più possente e moderno. La creatura di Matt Pike torna e porta con sé non solo gli echi degli Sleep nei quali militò il mastermind, ma anche numerosi riferimenti ai Mastodon, più in generale a tutta quella flangia moderna del metal estremo che vuole mostrare il cervello oltre ai muscoli. Se nel precedente “Death Is The Communion” la formula funzionava alla grande, “Snakes For The Divine” a tratti arriva con il fiato corto, complice una sezione ritmica non così fantasiosa, o forse, un songwriting meno brillante rispetto all’album che lo ha preceduto.
Il climax lo abbiamo nei brani dall’impronta più marcatamente doom, dove Matt sembra davvero a suo agio nell’omaggiare il maestro Tony Iommi. La granitica “Bastard Samurai”, insieme alla sinistra ed epica “Holy Flames Of The Fire Spitter”, con i loro risvolti sabbathiani rielaborati in un’ottica attuale, sono quanto di meglio il disco riesca ad offrire. Il resto naturalmente non è da buttare, ma il vero e proprio assalto messo in atto da californiani, combinato alla matrice metalcore (che serva anche a loro far drizzare le orecchie al pubblico americano?) funziona solo in parte. E funziona molto bene nel caso di una “Frost Hammer”, che risveglia anche lugubri reminiscenze dei Jag Panzer, un po’ meno con “Fire, Flood & Plague”, piatta e scontata.
“Snakes For The Divine”è comunque ben fatto e non dispiacerà a chi già conosce la band, rimane solo un po’ di amaro in bocca per un livello qualitativo che non raggiunge l’attesa eccellenza.
Voto recensore 6 |
Etichetta: E1 Music Anno: 2010 Tracklist: 01.Snakes for the Divine 02.Frost Hammer 03.Bastard Samurai 04.Ghost Neck 05.The Path 06.Fire, Flood & Plague 07.How Dark We Pray 08.Holy Flames of the Fire Spitter Sito Web: http://www.myspace.com/highonfireslays |