La prima percezione è quella di un lavoro valido, ma difficile da inquadrare nei canoni di qualche genere. Si riesce solo a dire che Andrea Pica, giovane chitarrista sardo al suo esordio da solista, ma attivo con una band chiamata Dealma, oltre ad avere studiato un sacco il suo strumento, è un personaggio che tende a sfuggire dagli schemi. La seconda impressione è che Andrea Pica stia sperimentando più che avere già trovato un proprio sound definito, e che il suo stile sia in realtà una ricerca personale, un mettere in evidenza la varietà di stimoli e punti di riferimento a cui è esposto.
Dal funky alla musica etnica, dalle distorsioni rock a brevi assoli supersonici, Andrea Pica, dal look a metà tra Hendrix e Caparezza, realizza una manciata di brani per raccontare se stesso e il suo modo di vedere il mondo, a tratti solare, a tratti ironico, tratteggiando immagini color pastello con le note della sua chitarra e in generale conferendo un buon equilibrio al disco nel suo insieme. Buona la breve e scatenata ‘Hit And Run Drunk Driver’, così come la dolce ‘Eritma’, anche se un po’ più “tradizionale”. Una strumentazione scarna per un insieme di brani autentici, ‘Primera’ piacerà probabilmente ai fan della chitarra solista senza pregiudizi, dato che qui di metal ce n’è veramente poco.
Voto recensore 7 |
Etichetta: Auto produzione Anno: 2012 Tracklist: 01. Cheetah Loved Jane 02. Primera 03. Hit And Run Drunk Driver 04. Tunnel 05. Eritma 06. Nien Choo (Thief In A Diger) 07. Love Behind The Curtain Sito Web: http://www.facebook.com/picaofficial?ref=ts&fref=ts |