Dopo il roboante “Live In Hellvetia” del 2011, che aveva riproposto (dopo “Live Invasion” del 2004) una band semplicemente perfetta anche on stage e non solo in studio, il nuovo fiammante album “Land Of The Crimson Dawn” sancisce in modo definitivo la nuova vita del gruppo che già con il live dell’anno scorso non vedeva più il cofondatore Dan Zimmerman fra i musicisti della line-up (mentre nel precedente studio album “Legend Of The Shadowking” il noto batterista – anche Gamma Ray – era ancora presente in veste di compositore).
A questo punto della carriera dei Freedom Call il leader incontrastato diventa più che mai Chris Bay, compositore ufficiale, chitarrista e cantante, ma anche produttore, considerando che i suoni del nuovo lavoro sono opera sua e di Stephan Ernst, che già aveva lavorato su “Live In Hellvetia”.
Tanto per cambiare la nitidezza, la potenza e la precisione di ogni singola traccia sono ancora una volta il trademark dei Freedom Call che presentano un lungo album (ben 14 canzoni) che rappresenta il meglio di tutta la loro storia nonchè un ottimo punto di ripartenza.
Ci sono infatti le cavalcate power melodiche degli esordi, i brani speed ma sempre molto melodici, alcune tracce più cupe (eredità del precedente “Legend Of The Shadowking”) e diversi brani rock oriented, decisamente in linea con quanto proposto dai nostri in “The Circle Of Life”. Non mancano poi alcune novità, come l’utilizzo di alcune linee vocali in growl, come nel caso della potente song “Killer Gear”, in cui l’ugola di Bay si incrocia con un vocione roco e death che dona cattiveria al brano, creando un’atmosfera sicuramente più ruvida del solito.
Ciò che colpisce, fin dal primo ascolto, è il fatto che in questo album, come i nostri ci avevano abituato fino a “The Circle Of Life”, non ci sono riempitivi. Tutti i brani sono estremamente accattivanti e conquistano dopo pochissimi ascolti, nonostante sia presente nel CD una certa eterogeneità compositiva.
Passiamo infatti dal power allegrotto di “Hero On Video” (da cui è stato tratto anche un videoclip) agli inni power epici di grande impatto quali “Valley Of Kingdom”, un vero inno che dal vivo promette scintille. Nel disco non mancano poi cori realizzati con grande enfasi e di impatto garantito, come nella già citata “Valley Of Kingdom” o anche nel caso dell’epic track più cadenzata “Crimson Dawn”.
Vero ritorno a “Circle Of Life” sono invece i pezzi più hard’n’heavy, quasi hard rock, quali “Rockin` Radio”, in cui si fanno sentire anche il bassista Samy Saemann e il batterista Klaus Sperling (ex Primal Fear).
Colpiscono nel segno anche le canzoni più malinconiche come la riuscita “Eternity”, che si apre ad una melodia piena solo nel chorus, oppure ancora le speed track più classiche come “Space Legends”, che ricorda immediatamente lo stile dei primi tre album dei nostri.
Concludiamo precisando che nell’edizione limitata del CD sarà presente un secondo dischetto con cover dei cavalli di battaglia dei Freedom Call realizzate da altre band; spicca fra gli altri il nome degli italiani Secret Sphere alle prese con “Mr.Evil”.
Insomma “Land Of The Crimson Dawn” ci fa riscoprire una delle migliori band power del pianeta e di certo conferma anche che Chris Bay è una certezza non solo nelle vesti di cantante e musicista, ma anche in quelle di songwriter. Da avere.
Voto recensore 8,5 |
Etichetta: Steamhammer Records Anno: 2012 Tracklist: CD 1: 01. Age Of The Phoenix
CD 2: Sito Web: http://www.freedom-call.net/ |