Per colmare l’attesa del nuovo album previsto per l’anno prossimo i norvegesi Pagan’s Mind hanno deciso di ri-mixare e “rinfrescare” il loro debut del 2000, ‘Infinity Divine’, che effettivamente dopo il lifting “suona” meglio o comunque al pari dell’acclamato ‘Celestial Entrance’. La base della proposta dei nordici è semplice: attingendo a pieno dai fondamenti dell’heavy classico e del power americano (‘Astral Projection’) i nostri iniettano ampie dosi di tecnicismo e velocità esecutiva traghettando nel nuovo millennio un sound che ha radici lontane. Il riff di ‘Caught In A Dream’ ad esempio è pressoché identico a quello di ‘The Fun Palace’ degli Annihilator anche se sono le strane linee vocali di Nils K. Rue le vere protagoniste del pezzo. In generale questo lavoro era/è più lineare e semplice del suo successore e fortunatamente è rimasto solo un punto di partenza per sviluppare in meglio le proprie capacità latenti: qui si stazionava infatti dalle parti di uno speed tecnico senza infamia e senza lode (‘Infinity Divine’, ‘Twilight Arise’) che è stato accantonato a favore di partiture decisamente più complesse ed originali. Non mancano comunque alcune tracce notevoli: bella song hard rock si rivela infatti ‘Embracing Fear’ (di cui è presente anche una versione 2004) ed è ricollegabile a quanto fatto in seguito da alcuni membri della band col singer Jorn Lande mentre ‘A New Beginning’ si erge a miglior canzone del CD in virtù di un riff contagioso, un bel break all’altezza del bridge ed una melodia azzeccata. In conclusione di questo album dignitoso (ma niente più) anche una buona versione personalizzata di ‘At The Graves’ di King Diamond, (da ‘Conspiracy’ del 1989) che vede la presenza degli additional guitarist Glen Drover (ora nei Megadeth) e Gus G. Attendiamo fiduciosi il nuovo materiale.
Voto recensore 6 |
Etichetta: LMP/Self Anno: 2004 Tracklist: 01. Prelude To Paganism |