La ricetta degli High On Fire è sempre quella, ma è comunque saporita, sostanziosa e in grado di soddisfarci ogni volta che assaggiamo il loro piatto. Chi ascolta l’ultimo arrivato “Luminiferous” sa già che si dovrà scontrare con un sound pastoso, grezzo, massiccio e spesso ossessivo: in una sola parola, sludge! La band mantiene di nuovo le promesse e la rozza e sporca voce di Matt Pike può ancora una volta recitare una malsana litania composta da 9 pezzi marci e opprimenti.
L’attacco di “The Black Plot” è subito bello sostenuto e malvagio, nonché arricchito da un ottimo refrain che avvicina il brano a un più classico, seppur coriaceo, heavy metal: i due minuti conclusivi del pezzo, interamente strumentali e ipnoticamente ripetitivi nel finale, sono però doom-sludge puro, al pari dei sette minuti abbondanti della ruvidissima “Carcosa”. Lo spigoloso stoner di “The Sunless Years” viene quindi seguito dall’inaspettata accelerazione della breve e diretta “Slave The Hive” e dalle atmosfere addirittura hard rock della più melodica e atmosferica “The Falconist”. Un’austera solennità la fa da padrona in “The Dark Side Of The Compass”, il desiderio di introspezione e di staccare per meditare un po’ nella southern “The Cave”. Si chiude con la title track, traccia praticamente thrash, e con i quasi 9 minuti di “The Lethal Chamber”, davvero letale nella sua pachidermica pesantezza.
La consueta formula vincente degli High On Fire è stata arricchita con alcuni elementi che hanno portato una certa varietà a livello compositivo, e questo ha reso un piatto ormai noto ancora più pregevole del solito. Il marchio di fabbrica della band resta in ogni caso impresso a ferro e fuoco e gli estimatori più attaccati alla tradizione non rimarranno delusi. Nel suo genere, “Luminiferous” si dimostra senza dubbio una delle uscite migliori di quest’annata.
Voto recensore 7,5 |
Etichetta: eOne Music Anno: 2015 Tracklist: 01. The Black Plot Sito Web: http://www.highonfire.net |