I Cult Of Luna proseguono con coerenza e perseveranza il proprio percorso, ormai totalmente immerso nelle sonorità più avanguardistiche e sperimentali. Dopo l’interessante doppietta costituita dall’album “Vertikal” e dall’EP “Vertikal II”, il nuovo disco “Mariner”, che vede la completa collaborazione della cantante americana Julie Christmas, è composto da soli cinque lunghissimi brani, densi e ipnotici. Un album ovviamente non per tutti, ma dotato di enorme fascino.
La opener “A Greater Call” è subito parecchio distante dal concetto tradizionale della gran parte dei sotto-generi metal: una lunga e soffusa introduzione strumentale è all’improvviso spezzata da uno straziante growl, al quale si contrappongono melodiose vocals di sottofondo; il tutto genera un bellissimo scambio che si innesta su una base sempre più appassionante col prosieguo dei minuti. “Chevron” entra immediatamente nel vivo ed è un pezzo più nervoso e scattante, che beneficia dell’enfatico cantato di Julie Christmas; la tesa “The Wreck Of S.S. Needle” ci riporta invece su lidi più ambient e a tratti tipici delle colonne sonore cinematografiche. Le monumentali “Approaching Transition” e “Cygnus”, quasi 30 minuti in due, costituiscono infine straordinarie incursioni nelle praterie delle sonorità più libere e in grado di aprire la mente.
Nuova delizia per i fan dei Cult Of Luna e del post metal in generale, nella sua complessità e apparente osticità “Mariner” non rappresenta l’ascolto ideale per un pubblico avvezzo a proposte più immediate, o quanto meno non così articolate. Chi invece vorrà dedicare a questo disco tempo e impegno, rimarrà profondamente affascinato dal flusso sonoro certo non di facile assimilazione, ma personale e intrigante, che si troverà ad affrontare.
Voto recensore 8,5 |
Etichetta: Indie Recordings Anno: 2016 Tracklist: 01. A Greater Call 02. Chevron 03. The Wreck Of S.S. Needle 04. Approaching Transition 05. Cygnus Sito Web: https://www.facebook.com/cultoflunamusic |
ascoltato ancora poco, non male per carità ma datece piu Persson e meno Christmas… nulla contro di lei ma a mio avviso non regge il confronto