I patavini Abhor hanno alle spalle quindici anni di militanza nel panorama underground italiano e si sono distinti tra le black metal band più rappresentative. Pur legato ai crismi della tradizione, l’ensemble ha sempre mostrato una grande personalità e volontà di ricerca in ambito lirico e musicale, senza mai insabbiarsi in lavori fini a sé stessi. Non è un caso dunque che il nuovo album “Ab Luna Lucenti, Ab Noctua Protecti”, suoni estremamente classico ma distante da ogni possibile cliché. La formula sonora è pervasa dal marchio degli Abhor ma rispetto al passato ci sono alcuni cambiamenti (e forse la pausa di quattro anni dall’ultimo “In Nostrum Maleficium”, in questo senso è servita) come l’impostazione dei brani su ritmi lenti, quasi lisergici, ma altrettanto profondi. L’opener “Golden Path” introduce l’album con parti di chitarra acustica semplici ma efficaci nella loro sinistra natura, preludio all’ottima “Hearing Without Fear”, esempio di black metal dall’incedere sofferto e sepolcrale. La successiva “Echoes Of Desperation And Hate” introduce soluzioni melodiche come un violino dal trillo impazzito, unito ai dialoghi campionati e a tappeti di tastiera evocativi, un elemento che ci accompagnerà per tutto l’ascolto con l’intento (pienamente raggiunto) di arricchire i brani senza snaturarne l’essenza sulfurea. Una tecnica funzionale anche nelle atmosferiche “De Vermiis Mysteriis” e “Wind Between Fingers”, che introduce un finale acustico con voce recitata affidato a “Aura Ignis Aqua Tellus”. “Ab Luna Lucenti, Ab Noctua Protecti” possiede tutto ciò che si confà ad una release di old school black metal, ossia una produzione volutamente ruvida, che tuttavia non compromette la percezione delle molteplici sfumature dell’album e un flavour antico ma lontano da ogni anacronismo.
Voto recensore 7 |
Etichetta: Moribund / Masterpiece Anno: 2011 Tracklist: 01. The Golden Path Sito Web: www.legioneocculta.com |