Greg Puciato – Recensione: Mirrorcell
La recensione di Mirrorcell, disco (2022) di Greg Puciato. Il lavoro più accessibile mai pubblicato da un membro dei DEP, e allo stesso tempo il meno rappresentativo.
La recensione di Mirrorcell, disco (2022) di Greg Puciato. Il lavoro più accessibile mai pubblicato da un membro dei DEP, e allo stesso tempo il meno rappresentativo.
Recensione di "Fenice", il nono album degli Ufomammut. Un ulteriore passo
La discografia solista di Ozzy Osbourne subisce, fra gli anni 90 e 2000, una diminuzione per quanto riguarda la frequenza di uscita degli album. Aumentano inoltre, dall’altra parte, i lavori live, e si arriva anche a quell’album di cover che tanti artisti realizzano e che, a volte, è...
La recensione di "Garbers Days Revisited", album (2020) degli Inter Arma. Album prendiscibile, con un paio di versioni riuscite e diversi pezzi dimenticabili.
La recensione di "The Absence of Presence", album (2020) dei Kansas. Un disco piacevole e non necessario, compendio ad un prossimo tour.
La recensione di "strike.smother.dehumanize", album (2020) dei Revenge. La traduzione in suoni del peggior mal di testa che abbiate mai avuto.
Non si è né riso né scherzato nei venti anni abbondanti di attività degli alessandrini Infection Code, puntellati da dischi mai meno feroci, caratterizzati da una visione obliqua del metal, che dalle prime infatuazioni industrial è giunto fino al violentissimo “In.R.I.” che presenta una line-up rinnovata ed al...
La recensione di "Nihilistic Estrangement", album (2020) dei Forgotten Tomb. Un disco complesso ma non difficile, probabilmente il capolavoro della maturità per questa band.
La recensione di "Mestarin kynsi", album (2020) di Oranssi Pazuzu. Il definitivo perfezionamento del suono della band.
La recensione di "The Harrowing of Hearts", album (2020) dei Blaze of Perdition. Atmospheric Black Metal sospeso tra ferocia e romanticismo.
La recensione di Ciclope, album (2019) dei Voltumna. Un lavoro di onesto e godibile black death, che contiene alcuni tra i pezzi migliori del loro repertorio.
Desta una certa impressione pensare che gli alessandrini Infection Code siano in attività da più di vent’anni, cinque dei quali (gli ultimi) passati nella scuderia Argonauta. “In.R.I.” esce ad appena dodici mesi dal precedente “Dissenso”, ma appartiene di fatto ad un nuovo corso per la band, segnato prima...